L'effetto placebo e l'elettrosmog

Una tra le cose che piu' mi hanno colpito della scienza e' l'esistenza dell'effetto placebo.Questo effetto spiega molto meglio di altre cose, in che consiste il metodo scientifico e di perche' la scienza non possa dare risposte certe in molti casi come l'elettrosmog o l'uranio impoverito , dove pure vorremmo avere dalla Scienza delle certezze per guidare le nostre scelte.

L'effetto placebo consiste nella semplice constatazione scientifica che se voi date a un gruppo di malati una sostanza innocua (il placebo) spacciandola per un farmaco efficace, il 30% degli ammalati ne trarra' beneficio.Cioe' la "terapia" avra' effetti benefici reali.

Notate le 3 condizioni essenziali perche' si possa parlare di effetto placebo:

  1. La "medicina" e' una sostanza innocua come l'acqua che non produce alcun effetto terapeutico.
  2. Il malato crede che la medicina sia davvero un normale farmaco.
  3. La guarigione o il miglioramento sono reali e possono essere valutati in maniera oggettiva.

Perche' l'effetto placebo? Come funziona? Non lo sappiamo :il corpo umano e' cosi complicato.

Pero' le conseguenze di questo dato di fatto sono devastanti per la scienza ed impongono dei metodi molto rigorosi (e costosi) per evitare l'autoinganno o l'imbroglio vero e proprio. Perche' capite qual'e' il problema? Io posso inventarmi qualsiasi terapia e spacciarla per buona tanto almeno il 30% delle persone che la proveranno ne avra' un miglioramento. Ecco perche' ci sono tante "terapie alternative" e tanti guaritori.

Ma come fa la Scienza a garantire che una nuova medicina ha effetto nonostante l'effetto placebo? La risposta e' una procedura sperimentale difficile e costosa che pero' e' l'unica che puo' garantirci contro l'autoinganno. E' il metodo del doppio cieco. Si prende un gruppo di malati e li si divide a caso in 2 campioni e all'insaputa dei pazienti e degli stessi dottori si da a un campione la medicina vera e all'altro il placebo. Alla fine della cura si valutano i risultati e solo allora si sa chi ha preso la medicina vera e chi il placebo. Se,per il gruppo che ha preso il farmaco, il numero di miglioramenti e' senza dubbio maggiore (cioe' oltre le inevitabili fluttuazioni statistiche) che per l'altro gruppo allora possiamo dire che il farmaco e' efficace. Si noti che il gruppo che ha preso il placebo ha sempre un miglioramento rispetto a un gruppo di controllo che non ha preso il farmaco:in media il 30 per cento.

Per capire perche' l'effetto placebo ha conseguenze cosi' devastanti,bisogna considerare il fatto che esso agisce anche alla rovescia. Cioe' se mi viene somministrata una sostanza innocua, ma io credo che quella sostanza sia nociva, allora c'e' il 30% di possibilita' che mi faccia davvero male. Applicate questo all'elettrosmog , all'uranio impoverito e ad altre cose che si dice che facciano male e capite qual'e' il dilemma della scienza. L'effetto placebo significa in pratica che se l'elettrosmog o altro hanno un effetto nocivo molto debole la scienza non ha nessuna possibilita' di rilevarlo perche' e' molto piu' piccolo dell'effetto placebo!

Per stabilire con assoluta certezza che qualcosa fa bene o male all'uomo ci sono solo 2 possibilita':

  1. Stabilire con assoluta certezza il meccanismo come agisce quella cosa per produrre l'effetto.
  2. Studiare gli effetti in maniera statistica.
Purtroppo il metodo 1) e' difficilissimo da applicare in casi come l'elettrosmog:come fate a spiegare che una radiazione elettromagnetica di bassa intensita' produce un tumore se conosciamo pochissimo sulle cause dei tumori? Il metodo 2) e' ancora piu' difficile da usare a meno che l'effetto non sia tale da superare l'effetto placebo.

D'altra parte il metodo scientifico e' finora la cosa migliore inventata per affrontare i problemi in maniera razionale. E' proprio l'effetto placebo che ci chiarisce perche' e' cosi' facile cadere nell'autoinganno e tanta gente preferisce affidarsi ai guaritori. Ricordatevi,qualsiasi terapia inventiate il 30% delle persone ne trarra' beneficio (se la terapia di per se e' innocua). Sul significato di innocua bisogna intendersi:e' innocua nel senso che come l'acqua fresca non fa danni; ma se voi sostituite a una terapia dimostrata efficace dal doppio cieco, questa terapia "innocua" allora state di proposito mettendo in pericolo la vostra salute sostituendo una medicina inefficace a una efficace.

Qual'e' la morale di tutto questo?

  • Il corpo umano e' una macchina di grandissima complessita' e siamo molto lontani dal comprenderla.L'esistenza dell'effetto placebo e' una indicazione di questa ignoranza.E' come quando cerchiamo di aggiustare una macchina complessa dandogli dei colpi ben assestati:magari la macchina si aggiusta, ma cosa abbiamo fatto per aggiustarla? Purtroppo la scienza non puo' spiegare cio' che non puo' studiare:solo la pseudoscienza spiega tutto senza problemi.
  • Il nostro corpo ha dei poteri di autoguarigione(e autodistruzione); poteri che purtroppo non comprendiamo.Se qualcosa come la psicoterapia, la religione, l'astrologia vi permette di sfruttare questi poteri,allora usatela.
  • Se qualcuno viene invece a dirvi che ha capito tutto e vi propone queste cose che sappiamo funzionano per effetto placebo allora siete sicuri di trovarvi di fronte a un imbroglione(magari in buona fede).
Come diceva Wittgenstein nell'ultima frase del Tractatus:

di cio' che non si puo' esprimere a parole e' meglio non parlare (Whereof one cannot speak, thereof one must be silent)

o ancora,secondo una massima zen,

Chi sa non parla, chi parla non sa.


Di seguito riporto una breve FAQ sull'effetto Placebo per chi vuole saperne di piu':

Perche' si chiama effetto placebo?

    Dal latino "placebo" :faro' piacere(al dottore). Cioe' guariro' per fare piacere al dottore.(Secondo un'altra versione e' il dottore che fa un piacere al paziente dandogli una pillola innocua).

Il tasso di miglioramento e' davvero del 30%?

    Questo e' il valore riportato nell'articolo che ha messo in evidenza per la prima volta il fenomeno nel 1959(H.Haas).I valori dipendono dalla malattia e vanno dal 10% al 90%.E' soprattutto efficace per il trattamento del dolore di ogni tipo, della depressione, ipertensione, ulcere etc. Per malattie come le infezioni o il cancro non esistono prove che funzioni.Insomma funziona nelle malattie funzionali ma non in quelle organiche.

Perche' secondo alcuni l'effetto placebo non esiste?

    Le malattie funzionali si distinguono da quelle organiche per la mancanza di una evidente lesione anatomica. Secondo questi ricercatori, nonostante sia possibile rilevare in maniera oggettiva cambiamenti di valore della pressione e di altri parametri, e' possibile che sia il semplice stato psichico del paziente a modificarli. L'effetto placebo sarebbe una specie di autosuggestione del paziente che convincendosi di stare meglio , riesce davvero a stare meglio.

Ci sono prove su come agisce effettivamente l'effetto placebo?

    Alcune ricerche eseguite recentemente con l'uso di immagini del cervello di pazienti sembra dimostrare che una pillola di zucchero produce nel cervello lo stesso effetto della medicina normale!Cioe' l'effetto placebo non e' dovuto a una forma di suggestione ma e' un effetto fisico che si puo' vedere come diminuita attivita' delle zone del cervello interessate dal dolore. In particolare Fabrizio Benedetti ha fatto un esperimento in cui dava ai pazienti per parecchi giorni di seguito della morfina per alleviare il dolore di cui soffrivano. Quindi l'ultimo giorno rimpiazzava la morfina con una soluzione salina e questa aveva lo stesso effetto della morfina! Non solo , ma se usava con la soluzione salina il naloxone, una medicina che blocca l'effetto della morfina, anche la soluzione salina non faceva piu' effetto! Cioe' la mente puo' modificare la biochimica del corpo producendo delle sostanze analgesiche naturali dette oppiacei endogeni o endorfine.

Un atleta potrebbe doparsi usando l'effetto placebo?

    Si. Questo e' stato dimostrato da alcuni esperimenti fatti da Benedetti sempre con la morfina. La morfina, rendendo l'atleta meno sensibile al dolore, e' considerata sostanza dopante. Ma Benedetti ha dimostrato che un atleta potrebbe prendere per un certo periodo di tempo prima della gara la morfina e poi , interromperne l'assunzione alcuni giorni prima, prendendo al suo posto un placebo. Gli effetti della morfina continuerebbero a persistere durante la gara anche se nel sangue ormai non c'e' alcuna traccia di morfina!

L'effetto placebo agisce sugli animali?

    Si. Per dimostrarlo si somministra un farmaco, del quale si conoscono gli effetti, assieme a una bevanda innocua ma con un sapore tale da essere facilmente riconoscibile da parte dell'animale. Quindi ,dopo un po' di tempo, si da' solo la bevanda sostituendo la medicina con un placebo. Gli effetti continuano come se l'animale continuasse a prendere il farmaco originale. Questo sembrerebbe indicare che l'effetto placebo puo' funzionare anche in maniera inconscia.

La condizione che il paziente creda che la sostanza sia efficace e' davvero necessaria per avere l'effetto placebo?

    Proprio gli esperimenti sulla morfina dimostrano che si ha effetto placebo anche se il paziente sa che la sostanza e' innocua . Insomma e' possibile prendere in giro il nostro cervello facendogli produrre sostanze chimiche benefiche (o malefiche).

Il fatto che l'effetto placebo dipenda dal nostro inconscio e' stato dimostrato in maniera molto elegante da questo esperimento. Se si sottomette un gruppo di persone a uno stimolo leggermente doloroso (immersione della mano in acqua calda) e contemporaneamente si proietta su uno schermo una faccia che mostra poco o molto dolore, la valutazione del dolore fatta dal paziente dipendera' dalla faccia che vede. Infatti lo stimolo e' uguale ma se vede una faccia piu' addolorata valutera' in peggio il dolore sentito. Questo e' un esempio di effetto nocebo. A questo punto l'esperimento e' stato rifatto con un cambiamento : la faccia appariva sullo schermo per un intervallo di tempo che rendeva impossibile alla parte cosciente di capire cos'era stato mostrato. Si sa che queste immagini "subliminali" sono percepite lo stesso da una parte del cervello ma non arrivano mai alla nostra coscienza (ci sono altri esperimenti sul "priming" che lo dimostrano). Ebbene nonostante il soggetto fosse completamente all'oscuro di aver visto una faccia piu' o meno triste, l'effetto placebo rimaneva intatto!

Puo' l'effetto placebo spiegare i successi dell'omeopatia?

    Assolutamente. Infatti l'omeopatia funziona anche per gli animali ed e' basata su tecniche (il paziente viene visitato accuratamente ed e' seguito dal medico durante tutta la cura) che potrebbero permettere di sfruttare al massimo l'effetto placebo della cura.

Qualche libro per saperne di piu'?

    Fabrizio Benedetti- La realta' incantata - Zelig

Altro materiale online'?

    Sull'elettrosmog ecco un'interessante relazione da parte di una compagnia di assicurazioni svizzera:
Campi elettromagnetici - un rischio fantasma

   


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