L'editoria immateriale

Attraverso gli strumenti offerti dalla telematica il ruolo dell'autore viene a sovrapporsi e a volte ad identificarsi con quello dell'editore.

L'autore per pubblicare in rete non deve rivolgersi a nulla di simile ad una casa editrici o ad una tipografia: la scelta dell'impaginazione, la correzione delle bozze, i costi di stampa (in questo caso non il costo di carta, inchiostro, rilegatura, ma di quantità di memoria occupata nel server) sono completamente a suo carico.

Sparisce così una istituzione, la Casa Editrice, che in un modo o in un'altro ha sempre esercitato un controllo molto forte sulla diffusione del pensiero: la libertà di pensiero è sempre stata aggiogata ai processi di stampa.

I limiti imposti all'autore di due tipi: culturali ed economici.

Qualunque giovane autore abbia cercato di pubblicare negli ultimi tempi avrà esperienza di risposte del tipo: "basta che non siano poesie", "è fuori moda", "occorre una presentazione autorevole"...

Spesso l'autore deve pubblicare a proprie spese, e la somma in certi casi può essere proibitiva.

La pubblicazione in rete è svincolata invece dai processi di mercato, dato che essa ha costi nulli o molto bassi per l'autore e, almeno per il momento, non è soggetta a compravendita.

In questo modo, dunque, tutti possono non solo scrivere ciò che pensano (come si è sempre fatto, anche sotto i regimi più repressivi!) ma fare sapere ad un numero molto elevato di persone il proprio pensiero.

E' evidente che la censura si muoverà solo sul fronte politico e legale e non più culturale ed economico.

Data le immense potenzialità che offre la rete per la diffusione del pensiero, occorrerebbe una maggiore attenzione da parte dei cittadini all'attuazione di nuove leggi a riguardo, come ad esempio quelle che riguardano la responsabilità penale del sysop, il considerare le pubblicazioni in rete sotto la stessa giurisdizione delle pubblicazioni su carta, i diritti d'autore.

Esiste un progetto internazionale, il progetto Gutenberg, al quale se ne affianca uno italiano, il progetto Manuzio, che consiste nel rendere disponibili in rete tutti i testi della letteratura universale.

E' già possibile leggere su terminale tutte le opere di Shakespeare, i Promessi Sposi, Le Novelle di Verga e moltissimi altri testi.

Attualmente però si stanno portando i diritti d'autore da 56 anni dalla morte a settanta.

Non si potranno quindi più leggere le già disponibili Novelle di Pirandello senza pagare un tributo.

Del resto l'atteggiamento delle Case Editrici verso la rete è molto vario: da una piena accettazione e a volte collaborazione a una certa diffidenza e ricerca di repressione.

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